Il 29 novembre 2018 la Sala Cavalli degli Studi di Cinecittà ospita Creativity Focus – Videogame, evento-incontro organizzato da Informagiovani di Roma Capitale, con la partecipazione di Istituto Luce Cinecittà che presenta il suo progetto Cinecittà Game Hub, L’AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani), l’Accademia Italiana Videogiochi e Vigamus – Link Campus University, tutti insieme a cercare di capire come incentivare lo sviluppo dell’asfittica industria italiana del videogioco.
Il mercato mondiale dei games ha raggiunto, secondo Newzoo, i 121,78 miliardi di dollari di fatturato nel 2017, nel 2018 si prevede arriverà a 137,9 e nel 2021 a 180,1 miliardi. Ne 2017 in Italia, secondo l’AESVI, tra hardware e software videoludico, 17 milioni di italiani di tutte le età hanno speso all’incirca un miliardo e 477 milioni di euro per stare, a volte anche per ore consecutive, davanti a console, pc o smartphone. Al netto delle inquietudini sociologiche e delle preoccupazioni sanitarie, non si può fare a meno di notare che, sempre secondo l’AESVI, di fronte a questa enormità l’industria italiana del videogioco vede impegnati 120 studi di sviluppo che danno lavoro a 1000 persone circa e che fatturano appena 40 milioni di euro. 40 milioni di euro sono una frazione impercettibile dei 137,9 milioni di dollari previsti per il 2018 nel mondo.
Si può dire che gli italiani, pionieri e maestri da sempre in tutte le arti, dalla pittura, architettura e scultura del Rinascimento fino al cinema nel novecento, stiano perdendo l’occasione di accennare appena qualcosa riguardo la forma d’espressione che ha conquistato la testa e le tasche di una fetta considerevole di popolazione del pianeta nel ventunesimo secolo. Un problema, pare, di investitori, imprese e penuria di professionalità.
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