I Castelli Romani concentrano peculiarità che è rarissimo trovare insieme in qualsiasi altra parte del mondo. L’attività vulcanica, peraltro non del tutto sopita, che li ha resi rilievi affatto differenti dalla vicina catena appenninica, perla naturalistica con i suoi laghi, la vegetazione rigogliosa e le culture agricole pregevoli, ma anche polo di attrazione per ricerca scientifica geologica e di conseguenza anche per altri settori (si pensi all’Osservatorio Astronomico di Monteporzio e alla sede dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati); la preistoria e la storia che li ha resi il centro di irradiazione della civiltà latina alla base della nascita e dell’affermazione di Roma, nonché prima meta delle arterie importanti verso il sud greco ed etrusco come la via Appia; l’aver assunto nel corso dei secoli per salubrità lo status di luogo di ritiro e riposo per le classi dirigenti e le aristocrazie di Roma (si pensi alle ville di epoca repubblicana e imperiale ma anche a quelle delle grandi famiglie cinque-seicentesche).
La sfida mettere insieme in un unico itinerario turistico scienza, natura, archeologia, arte, storia, ma anche tradizioni, folklore e gastronomia. Ci provano le amministrazioni comunali, la comunità montana, le associazioni culturali ed ambientali, i gestori di musei e siti archeologici e le forze economiche del territorio proponendo per il 2016 Enjoy Castelli Romani, un calendario unico da maggio ad ottobre di visite guidate, degustazioni, sagre, musica, corsi e laboratori orientamento mappe, trekking, rievocazioni storiche, osservazioni astronomiche. L’elenco completo delle iniziative su http://www.visitcastelliromani.it/it/castelli-romani/enjoy-castelli-romani/.
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