Colloqui di Cancelli Aperti è un ciclo di incontri con studiosi e ricercatori organizzati presso l’Ex Cartiera Latina, sede dell’Ente Parco dell’Appia Antica, per approfondire aspetti e nuove scoperte archeologiche all’interno del Parco, ed in generale nell’area a sud di Roma. Tre i prossimi incontri. Durante il suo principato, Traiano, l’imperatore con il quale Roma raggiunse la massima espansione territoriale e assunse un nuovo volto architettonico – ritornato tra l’altro sotto i riflettori per merito della mostra in corso attualmente presso i Mercati Traianei – fece costruire lungo il tratto della via Appia tra Benevento e Brindisi una strada parallela, riducendo il tracciato originario a viabilità locale. A Terracina inoltre, come ancora oggi si può vedere, fece tagliare lo sperone roccioso a picco sul mare per rendere più agevole e breve il percorso della via tra Lazio e Campania. Il 3 febbraio, di questo come di altri interventi di Traiano sul sistema viario romano parlerà Sergio Rinaldi Tufi, docente di archeologia e storia dell’arte greca e romana all’Università di Urbino.
Il 17 febbraio l’archeologa Marina Marcelli fa il punto sugli scavi nel sepolcreto Ostiense a cento anni esatti dai primi rinvenimenti. Condotta dalla Sovrintendenza capitolina, in collaborazione con gli antropologi del dipartimento dell’università di Valencia, l’attuale campagna, oltre che estendere l’area di scavo, ricca di stucchi, affreschi e pavimenti a mosaico, intende studiare i resti ossei ritrovati nei colombari, sopravvissuti alla combustione per cremazione, allo scopo di approfondire la conoscenza delle caratteristiche antropologiche ed etniche degli abitanti della zona tra i secoli II a.C. e IV d.C..
Il 3 marzo infine Emma Maglio, ricercatrice del Politecnico di Torino, illustrerà la strana vicenda delle osterie antiche lungo la via Appia, tra i secoli XVII e XX, oggi mimetizzate nel tessuto urbano dopo continue trasformazioni. Esempio prossimo l’Osteria dell’Acquataccio, edificio di origine medievale addossato al Sepolcro di Priscilla, sul tratto iniziale della consolare, dopo le mura Aureliane.
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