Dal 16 al 25 ottobre dieci giorni di cinema per l’edizione 2014 di quella che è diventata insieme a Venezia la più importante mostra in Italia e tra le prime in Europa. Non ci addentriamo nelle articolate sezioni dei films in concorso e non, li trovate all’indirizzo http://www.romacinemafest.it/ecm/web/fcr/online/home/content/tutti-i-film-della-nona-edizione.0000.FCR-4148 ; notiamo in particolare che il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale contribuisce alla manifestazione con una retrospettiva sul cinema gotico horror italiano, con riferimento al periodo compreso tra gli anni cinquanta e sessanta, durante il quale, prendendo ispirazione dai film inglesi della mitica Hammer Film Productions che fin dagli anni trenta aveva formalizzato i topoi del genere, con mezzi e budget striminziti Riccardo Freda e soprattutto Mario Bava creavano set tenebrosi, arrangiati ma credibilissimi dal punto di vista cinematografico, e li riempivano di vampiri, spettri, streghe, sfuggenti in atmosfere di inaspettata ma inequivocabile sensualità; Un filone che proseguirà con l’apporto di registi oggi in via definitiva di rivalutazione, anche all’estero, come Margheriti, Pupillo, Mastrocinque, Damiani, Vernuccio, senza tacere l’incursione autoriale del Toby Dammit felliniano. Proprio al grande Mario Bava è dedicata una serie monografica di proiezioni, tra le quali una versione restaurata di Operazione Paura.
A completare il quadro il cinema Trevi, in contemporanea al festival, ha in programma una retrospettiva su Lucio Fulci, che negli anni settanta e ottanta sarà l’erede di quel filone e l’artefice della sua prosecuzione come via italiana al thriller e all’horror, riconosciuto come un maestro nel nostro paese solo dopo la sua morte, quando all’estero molti l’avevano già capito. Programma retrospettiva http://www.romacinemafest.it/ecm/web/fcr/online/home/content/retrospettive-restauri-e-riscoperte-danze-macabre-il-cinema-gotico-italiano.0000.FCR-4151.
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