dal 30 agosto al 6 settembre 2013, la Commissione Europea fa tappa a Roma, in Piazza del Popolo, nell’ambito del tour organizzato nelle città del continente per far conoscere ai cittadini i particolari dei programmi Galileo e Copernicus, ormai quasi operativi. Il primo è una dichiarazione di indipendenza dell’Europa nei confronti del GPS, il sistema satellitare creato e controllato dal Dipartimento della Difesa statunitense; insomma una sorta di concorrente civile del sistema di origine militare che ci consente ormai da anni di far funzionare i nostri navigatori e smartphone quando cerchiamo un indirizzo. Dotato di un infrastuttura di 30 satelliti posizionati su 3 differenti piani orbitali, il programma potrà fornire un servizio di posizionamento e geolocalizzazione preciso forse già a partire da 2014, valutando posizione e velocità di qualsiasi oggetto sulla superficie terrestre. Sorprendente e complesso, Copernicus è un sistema di controllo e di acquisizioni dati sulle condizioni dei mari, dell’atmosfera e della crosta terrestre basato su cinque diverse famiglie di satelliti detti Sentinel, e su sistemi di rilevazioni terrestri montati su boe marine e su velivoli.
il programma sarà in grado di raccogliere e trasmettere in tempo reale (come già avviene per la meteorologia) dati essenziali, quali, tra gli altri, l’inquinamento atmosferico, l’inquinamento e la temperatura dei mari, i più piccoli movimenti della superfice terrestre.
Informazioni che potranno essere utilizzate da governi, amministrazioni locali e compagnie per valutare e progettare in materie delicate come il cambiamento climatico, lo sfruttamento di risorse ambientali e del verde, la progettazione sul territorio e sul mare di un’agricoltura e di una pesca sostenibili, il rischio sismico e le emergenze ambientali, la mobilità e la pianificazione urbanistica; anche ad uso di piccole porzioni di territorio e quindi di decisori politici locali.
La sfida tecnologica e la ricerca scientifica pura ( Copernicus ha un occhio rivolto al monitoraggio degli spazi siderali) sembrano in questo caso accompagnarsi allo sviluppo economico su lungo periodo, quando questi dati, in teoria aperti a chiunque, potranno essere utilizzati da enti pubblici, piccole e medie imprese, per generare un flusso continuo di lavoro e di reddito.
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/space/expo/index_en.htm
http://copernicus.eu/index.php
Il video dell’European Space Expo ad Amsterdam http://www.youtube.com/watch?v=FjmIUQAU5Jw&list=PLmwl0nkG0dPGYUHdThVpwpLHtfShk4Hrl&feature=player_embedded#t=3
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