Alla sesta edizione dal 27 agosto il Gender Docufilm Festival, rassegna dedicata al documentario gender, organizzata dal Gay Village Parco del Ninfeo presso via delle Tre Fontane, lo spazio dell’Eur fervido da anni di concerti, rassegne teatrali e cinematografiche dai temi vicini prevalentemente al movimento omosessuale ma aperto a chi non ne faccia parte. Film provenienti da Brasile, Svizzera, Cuba e Svezia, oltre che dall’Italia, per fare il punto su quali condizionamenti attualmente la società o le società – comunque al riguardo in prorompente evoluzione – ancora impongono a chi voglia vivere liberamente il proprio orientamento sessuale.
Contributo attualissimo al dibattito degli ultimi anni sulla presunta ideologia gender, tra coloro, l’associazionismo e la gerarchia cattolica, che considerano le categorie sessuali “maschio” e “femmina” come polarità imprescindibili e generatrici di valori (famiglia, educazione dei figli, diritti legali tra coniugi ecc.) e i sostenitori del genere (gender) come un gradiente praticamente infinito di altre possibilità tra questi due poli, infine sostanzialmente indipendente dal dato biologico.
Spicca tra gli italiani Claudia Mollese con Amara, incredibile documento sulla vita di Mara, una celebre transessuale che, prostituendosi e gestendo svariate attività nel centro storico di Lecce, sin dagli anni ’50 costruisce un impero immobiliare di circa settanta appartamenti dal valore complessivo di quattro miliardi di lire, donato in morte alle suore del convento di San Giovanni Evangelista.
Una figura emblematica di come desiderio impulsivo e convenzione sociale siano due tessere dello stesso puzzle: entità aliena strenuamente negata dallo stesso corpo sociale che, eternamente grato, le affida le proprie pulsioni inconfessabili e le regala per questo il cuore fisico della città.
Il programma completo, ad accesso gratuito, sul sito http://www.genderdocufilmfest.org/wp/?p=306
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