Le Giornate FAI autunnali del 2018 a Roma (13 e 14 ottobre) sono un viaggio nella visione tecnologica e modernista espressa dall’architettura infrastrutturale fascista. Il serbatoio idrico di via Eleniana (1933-34), tozzo involucro delle gigantesche vasche di approvvigionamento idrico ai quartieri Appio Latino, Tuscolano, Casilino, Prenestino e Tiburtino, dalla facciata in laterizio rosso e tufo di Veio con elementi in travertino, evidente riduzione di un ben più ampio progetto di Francesco De Vico, intenzionato a riprendere motivi strutturali e decorativi del vicino Acquedotto Claudio e dei monumenti di Porta Maggiore. Compresa nella visita anche la vicina cisterna di un antico complesso termale restaurato nel IV secolo per volere di Elena, madre dell’Imperatore Costantino.
Non molto distante, su via del Castro Pretorio, il Palazzo dell’Aeronautica (1929-31), narcisista e autocelebrativo sogno del grande gerarca aviatore Cesare Balbo, realizzato come Ministero della Regia Aeronautica. Mantenendosi in zona si potrà accedere all’Ala Mazzoniana (1939) della stazione Termini, dal progetto di Angiolo Mazzoni solo in parte realizzato a causa della guerra e poi definitivamente abbandonato, che custodisce soluzioni originali, quali il Passo di Ronda, un metafisica prospettiva di semplicissime arcate in fila a perdita d’occhio, e l’originale Chiostro della Fontana. Sempre all’interno dello scalo ferroviario il Bunker della Stazione Termini, la sala di comando sotterranea dei binari in cui il personale di stazione poteva rifugiarsi e continuare a dirigere arrivi e partenze durante i bombardamenti: una selva di leve sullo sfondo di quadranti luminosi, direttamente uscite dall’immaginario fantascientifico di inizio ‘900; ed infine il Treno Presidenziale, convoglio storico costruito per le necessità dei Savoia tra il 1928 e il 1933, poi consegnato allo Stato come treno del Presidente nel dopoguerra.
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