Dopo quelle di questo fine settimana, le Giornate Fai d’autunno saranno riproposte nel prossimo del 24 e 25 ottobre. Palazzi storici, aree archeologiche, monumenti e luoghi della cultura dimenticati, in rovina e restaurati, sempre chiusi o poco aperti durante l’anno, spalancano le porte alle visite guidate, con l’impegno dei volontari del Fai – Fondo Ambiente Italiano.
A Roma, in linea con i tempi, poche occasioni ma immancabili. Innanzitutto il complesso conventuale di San Pietro in Montorio, normalmente chiuso, sede della Reale Accademia di Spagna e scrigno del tempietto del Bramante, quest’ultimo gioiello del Rinascimento e tra i simboli della grande bellezza. Bisogna quindi spostarsi per conoscere dall’interno il passato dell’Eur, con il Palazzo della Civiltà Italiana, così detto Colosseo Quadrato, emblema del quartiere e tra i miglior lasciti di architettura del Ventennio, ma anche il suo presente, con il Centro Congressi, la Nuvola di Fuksas, forse il più significativo saggio architettonico in Italia negli ultimi decenni.
Poi l’Orto Monastico di San Paolo fuori le Mura, solitamente chiuso al pubblico, esempio tipico di giardinaggio mistico e di intima relazione tra natura e religione cristiana; All’interno del complesso accessibile anche il meraviglioso chiostro medievale del Vassalletto. Infine il Semenzaio Comunale di San Sisto Vecchio, tra Celio e Terme di Caracalla, la struttura nata nell’ottocento come banca dei semi per incrementare il verde pubblico di Roma.
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