Per chi ama il classico, il teatro e il legno. A villa Borghese dal 2003, su una prima idea di Gigi Proietti, e con l’impegno finanziario della famiglia Toti, noti costruttori romani (ogni angolo di Roma porta un loro vistoso segno), esiste il Silvano Toti Globe Theatre, copia non conforme del mitico Globe Theatre di legno a Londra, in cui Shakespeare faceva rappresentare le sue opere, più volte incendiato dalle torce d’illuminazione in epoca elisabettiana. Costruito dallo stesso Gruppo Toti, il teatro ha la forma circolare dell’originale, con il palcoscenico coperto livello terreno al centro e tre piani di gallerie per gli spettatori che lo avvolgono. La struttura, interamente in rovere prelevato dalle Ardenne secondo dettami ecologici di riforestazione, effettivamente si integra bene con gli spettacolari giardini di villa Borghese e segue un analogo progetto ricostruttivo che gli inglesi hanno realizzato nel 1997 sulle rive del Tamigi, nei luoghi più o meno originari di quello mitico del 1599. Molto contestata l’opera inglese, assolutamente apprezzata quella italiana: rifare San Pietro in Africa è meno oltraggioso che ricostruirlo a Grottaferrata, e la critica segue ad inversa proporzionalità il grado di falsificazione. Sta di fatto che anche quest’anno per tutta l’estate fino a Settembre vi ci possiamo apprezzare Shakespeare. Si seguiranno un “Sogno di una notte di mezza estate” , un “Falstaff” e le “Allegre comari di Windsor” con Ugo Pagliai, un “Giulio Cesare” con Albertazzi, per finire con un “Come vi Piace” a settembre. Per l’intero programma il sito del Globe Thetre .
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