Oggi succoso appuntamento di cinema. Chi ha una certa età si ricorda che negli anni ’60 e ’70 e all’inizio degli anni ’80, il cinema italiano ha prodotto con pochi mezzi e con tanta fantasia, e comunque in maniera originale, films di genere – fantasy, horror, western – che allora ci impressionavano, ma che mai avremmo pensato, tranne che per qualche caso, sarebbero potuti diventare un paradigma del cinema mondiale. Un quantità di registi, sceneggiatori e tecnici, con un know how formatsi nella temperie del cinema di Visconti, Rossellini, De Sica ecc., ci provava da sola. Negli ultimi quindici anni il cinema americano, attraverso il genio squinternato di Quentin Tarantino ha recuperato l’immaginario che ne veniva fuori, nei fims suoi e della sua cricca, ed ha voluto rivalutare e conoscere molti di quei registi. Per questo noi possiamo sapere che esistono autori come Enzo G. Castellari, Alberto De Martino, Ruggero Deodato, Roberto Girometti, Romolo Guerrieri, Gianfranco Parolini, Franco Rossetti, Giancarlo Santi, Tonino Valeri. Marco Giusti li raccoglie stasera per un dibattito al Cinema Trevi, sala gestita dal Centro Sperimentale di Cinematografia.
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