Marlon Brando intimo con Maria Schneider, inondato dalla luce della finestra in Ultimo Tango a Parigi; dai lineamenti appena accennati mentre emerge dalle tenebre in Apocalypse Now. Gian Maria Volontè, Giordano Bruno per Montaldo, inerme di fronte alle accuse dell’Inquisizione; e poi ancora Bertolucci con Novecento, la luce profusa o negata alle più alte vette e agli abissi più profondi dell’animo umano. Tre oscar, il teatro e i più grandi registi al mondo. Questo è Vittorio Storaro, allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia, il quale lo celebra al cinema Trevi fino al 28 aprile 2013 con una serie di proiezioni e incontri. Potrete sentirlo dal vivo il 25 e il 28 per un seminario sulla miniserie televisiva del 2007, poi accorciata in film per l’estero, su Caravaggio, pittore con il quale evidentemente ha condiviso l’amore per la luce che dal nulla dà un senso a tutto.
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