Il Nuovo Cinema Aquila, una vecchia sala al Pigneto sottratta alla banda della Magliana, viene ristrutturato con due milioni di euro dal Comune e nel 2004 tramite bando viene dato in gestione ad un consorzio di cooperativa sociali affinché si trasformi – come in effetti è stato – in un canale di visibilità per il cinema giovane, indipendente, fuori dai circuiti mainstream e senza nessuna possibilità di sbocco commerciale. Ebbene da allora Il Nuovo Cinema Aquila sembra essere il termometro attendibile del clima in città. Quando nel dicembre 2014 gli arresti per Mafia Capitale interessarono il movimento cooperativo, a torto o a ragione per la struttura, gestita da una cooperativa del consorzio Sol.Co. implicata ai vertici, incominciarono i problemi. A giugno 2015 addirittura L’amministrazione capitolina, appigliandosi a presunte inadempienze burocratiche e ad una gestione a suo giudizio opaca, revoca la concessione e chiude la sala ordinandone lo sgombero da attrezzatura e lavoratori.
Come la Libia nel caos senza Gheddafi, Roma senza il sotterraneo equilibrio assicurato dagli interessi corrotti si ritrova in una stasi surreale, con un’amministrazione che, sommando in sé onestà, impeto moralista, inesperienza e sembra anche una certa incapacità, chiude di getto il Cinema Aquila così come, per fare qualche esempio, lascia l’immondizia per le strade e non assicura i mezzi pubblici a cittadini e turisti; problemi di sempre certo, ma mai in una forma così acuta come in questa estate 2015.
L’assessore Marinelli comunque corre ai ripari e riapre la sala per la seconda quindicina di luglio proponendo una rassegna ad ingresso gratuito a cura della Fondazione Cinema per Roma e con l’aiuto di Lucky Red e Notorius, le quali portano un po’ delle loro distribuzioni. Il 30 luglio per l’ultima appuntamento si proietta Moonrise Kingdom del geniale Wes Anderson, “il regno della luna sorgente”, sperando che prima o poi risorga il sole. http://www.cinemaaquila.com/
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