Dietro corrispettivo di sette milioni e mezzo di euro lo Stato, attraverso il Ministero della Cultura, compra dal proprietario, Unioncamere, il settore palaziale della villa di Massenzio sulla via Appia. E’ una delle tre acquisizioni cui la Conferenza Stato-Regioni ha dato l’assenso, contenute nel Piano Strategico Beni Culturali voluto da Dario Franceschini e dal suo Ministero per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale.
L’area, di circa quattro ettari lungo via Appia Pignatelli, va a completare il complesso di Massenzio, già costituito dal Circo e dal così detto Mausoleo di Romolo; contiene i resti archeologici del palazzo imperiale situato su una collina e sostenuto da un criptoportico di oltre cento metri, stratificazione di quattro fasi costruttive che vanno dall’epoca repubblicana all’età Giulio-Claudio, passando per il Triopio del potente liberto di Adriano, Erode Attico, fino alla fase massenziana, del IV secolo; durante quest’ultima il sito diventa residenza di rappresentanza dell’Imperatore, insieme appunto al Mausoleo e al Circo. Lo Stato acquista naturalmente anche il pregevole patrimonio immobiliare recente di Unioncamere. L’idea è fare di esso un polo culturale al servizio del Parco dell’Appia Antica, con sale mostre, convegni ed eventi culturali, biblioteca, archivio documentale, magazzini e laboratori di restauro.
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