Infine lo Stato acquista il Sepolcro di Sant’Urbano da Marisa Antonietta Gigantino, vedova Anzalone, per la cifra tutto sommato modica, considerato il peso storico-archeologico del monumento, di 491 mila euro. L’iniziativa del ministro Franceschini e del Parco Archeologico dell’Appia Antica, che avevamo illustrato sul nascere (https://www.roma-bedandbreakfast.it/appia-antica-al-via-lacquisto-del-sepolcro-di-santurbano), chiude dopo tre anni di trattativa una delle storie più significative di degrado e abuso privato sul territorio del Parco, con la promessa che il monumento, oltre che a disposizione degli studiosi, sia presto aperto al pubblico.
Nessuno è riuscito a stabilire con certezza se l’imponente edificio sia la sepoltura dell’Urbano Papa, o almeno di qualche altro importante Urbano. Chiunque sia il suo silenzioso e paziente inquilino tuttavia, a questo punto non dovrà più condividere la sua ultima dimora con i frequentatori di feste avvinazzate e ricchi barbecue, scopo cui per decenni lo spazio intorno era stato destinato. Per questo siamo oggi disposti, con fiducia rinnovata, a credere fermamente che la matrona Marmenia, toccata dalla Grazia, vi abbia fatto portare, dalla prima sepoltura nelle Catacombe di San Pretestato, il corpo di Urbano Papa.
Lascia un commento