Esattamente 1900 anni per la Colonna di Traiano. Inaugurata nel 113 d.C., sembra aver posto non pochi problemi agli ingegneri romani e all’anonimo(i) scultore(i); 17 blocchi cilindrici di marmo greco o lunense, 3 metri e 83 di diametro, un metro e 53 di spessore, ciascuno pesante decine di tonnellate, impilati con sacrificio non certo mitigato dalla necessità di ottenere un incastro accettabile, cavi come si presentavano al loro interno già prima del montaggio per accogliere i segmenti della scala a chiocciola, e data la spirale di bassorilievi già sbozzata sulla loro superficie esterna. Ma a sorprendere, in un contesto già così difficile, sono le nuove soluzioni, come la scelta di rendere variabile la larghezza del fregio da un minimo di 89 ad un massimo di 125 centimetri con l’aumentare della distanza dal suolo e dagli spettatori allo scopo di evitare l’effetto prospettico di restringimento progressivo dei riquadri; Oppure le scene disposte in maniera da conservare coerenza narrativa anche se lette da un solo lato, in verticale. Il risultato è un’invenzione mai vista prima, totalmente attribuibile ai romani, forse il più grande capolavoro della loro scultura, con esempi ispiratori nella pittura e nei fregi degli archi trionfali certo, e ciononostante il primo esempio di colonna istoriata con un fregio continuo a spirale. Avvolto 23 volte per 200 metri complessivi, contiene il dettagliato resoconto, in fotogrammi successivi, delle due vittoriose campagne condotte dall’imperatore Traiano contro i Daci nei primi dieci anni del II secolo d.C.
Battaglie, massacri, assedi, esecuzioni, spostamenti di truppe, ingegneria militare, vittorie e trionfi con la figura dell’imperatore in primo piano, sempre deciso ed equanime.
Columna Arte Tracciati Transmedia. Omaggio alla Colonna Traiana è la mostra, prolungata fino al 23 febbraio 2014, che celebra la ricorrenza negli spazi dei Mercati di Traiano. Due installazioni, una dell’artista rumena Luminiţa Ţăranu che su carta ripropone la stessa tecnica narrativa della colonna, l’altra strumento multimediale che permette al visitatore di immergersi nelle sue suggestioni storiche. Pezzo forte è l’esposizione di una copia a stampa settecentesca lunga sette metri della Tabula Peutingeriana, una sorta di mappa dipinta nel IV secolo d. C. su rotolo, contenente il tracciato di tutte le strade che attraversavano il mondo allora conosciuto.
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