Due mostre parallele raccontano al Palazzo delle Esposizioni il muto per molti, ma intenso traffico di dati tra l’uomo e l’universo. “Meteoriti. Quando lo spazio comunica” trova la sua ragione nella fornita collezione del Museo di Mineralogia della Sapienza che conserva ed espone per l’occasione meteoriti raccolti in Italia e nel mondo provenienti da Luna, Marte, Vesta e dalla Fascia degli asteroidi; Il percorso è accompagnato da pannelli esplicativi, video e fotografie preparati dagli esperti della Sapienza, necessari per capire soprattutto cosa c’è nello spazio che non troviamo sulla superficie terrestre e viceversa, e quali informazioni sulla natura dell’universo si possono desumere da queste differenze. In “Il mio pianeta dallo spazio. Fragilità e bellezza” promossa dall’Agenzia Spaziale Europea, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, il pianeta Terra si mostra attraverso le immagini satellitari di ghiacci, foreste, spazi agricoli, atmosfera e soprattutto attraverso i segni in essi evidenti dei rapidi mutamenti causati dall’inquinamento e dallo sfruttamento intensivo di territorio e risorse di cui è responsabile l’uomo. Un paradosso prospettico quello che lo spazio siderale lo vuole poco disponibile ai nostri sensi e perscrutabile attraverso i detriti che ci cascano tra le braccia, quando proprio quel medesimo spazio profondo siamo costretti a penetrare, con grande sforzo e il più possibile, per sapere qualcosa di meno opinabile sul nostro pianeta e su noi stessi. http://www.palazzoesposizioni.it/categorie/il-mio-pianeta-dallo-spazio-mostra e http://www.palazzoesposizioni.it/categorie/mostra-meteoriti-quando-lo-spazio-comunica.
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