Sembrerebbe un annuncio esoterico ma è lo specchio di tempi per certi versi segnati da una fiducia senza limiti nella tecnologia. Il 27 luglio con un evento presso il Pi Campus (una incantevole incubatore di start up ricavate da una serie di villette vicine al lago dell’Eur) esordisce la sede romana della Singularity University. Fondata nel 2009 presso Ames, il Nasa Research Park in California, a stretto contatto con il fermento della Silicon Valley e la collaborazione di Nasa e Google, SingularityU è il frutto concreto delle decennali riflessioni di Peter Diamandis e soprattutto del futurologo guru Ray Kurzweil sul ruolo della tecnologia nel progresso dell’umanità.
In sintesi, esistono settori dello sviluppo scientifico e tecnico (in questo momento ad esempio robotica, intelligenza artificiale, nano-tecnologie applicate alla medicina) arrivate ad un tale punto di progresso (una singolarità appunto) da generare innovazioni a cascata (esponenziali) che potrebbero risolvere rapidamente i problemi dell’umanità intera (fame, povertà, approvvigionamento di energia, acqua, inquinamento ecc.) ma che sono così rapide da sfuggire alla comprensione e al controllo degli uomini.
La singularityU si è dato il compito di imbrigliare queste potenzialità formando leadership di imprenditori e scienziati in grado di capire velocemente utilizzo, conseguenze sociali e positivo impatto universale delle tecnologie. Dato l’alto numero di richieste da aziende ed imprenditori di tutto il mondo per i costosissimi corsi presso la sede californiana (ben frequentata da manager italiani di punta e visitata dal Matteo Renzi), si è deciso di fare programmi di espansione globale consentendo ad appassionati ed alunni di aprire chapter con corsi gratuiti in tutto il mondo sotto lo stretto controllo della casa madre, così come è avvenuto a Milano nel 2015 e adesso a Roma.
Nel primo incontro, il cui programma è nel post https://www.facebook.com/groups/singularityumilan/ del responsabile Luca La Mesa, si parlerà di nuove matematiche e tecnologie neuromorfiche, computer che imitano l’architettura del cervello umano con Riccardo Prodam; disponibilità universale di insegnamento e conoscenza con Federico Pistono; utilizzo del mobile gaming per alfabetizzare ( leggere e far di conto) 250 milioni di bambini nel mondo, altrimenti tagliati fuori, con Lucrezia Bisignani.
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