Il reportage che quest’anno il giornalista camminatore Paolo Rumiz offre ai suoi lettori è dedicato alla lunga passeggiata sul tracciato, vero o presunto, visibile o cancellato, dell’Appia Antica, da Roma Porta San Sebastiano fino al cippo di Brindisi. Insieme al cameraman Alessandro Scillitani e all’esperto camminatore Riccardo Carnovalini – che quell’impervio percorso aveva già ricostruito per una precedente avventura, corredando il suo ricevitore Gps dei dati presi da fonti antiche e moderne – lo scrittore è partito a piedi per raccontare come in altre occasioni quanto spostarsi a misura d’uomo (a piedi o con mezzi di fortuna) stimoli una ricostruzione autentica delle storia degli uomini e dei paesaggi e difatti sia l’unico viaggio nel tempo possibile.
Se il primo tratto dell’Appia Antica – quello più antico che dal Circo Massimo arriva alle pendici di Colli Albani luogo d’origine delle genti di Roma – sta oggi sotto i nostri occhi solo perché costituisce, benché ancora sotto assedio, il primo fortilizio delle battaglie fatte sin dagli anni settanta per la sua ricostruzione e conservazione, il secondo, la stragrande maggioranza degli oltre cinquecento chilometri che arrivano fino al mar Adriatico, poco ha potuto contro gli insulti del tempo, la speculazione privata e l’incuria pubblica degli ultimi due millenni (con una particolare menzione all’epoca illuminata degli ultimi cento anni).
Il viaggio di Rumiz quindi, per quanto possa sembrare incredibile, rischia di sembrare almeno a noi italiani più originale e salvifico di quello verso Marte, perché più rappresentativo della nostra storia; la riscoperta del tracciato con i suoi pochi resti di basolato e i suoi marmi a volte riutilizzati nei modi meno ortodossi, con le suoi tratti smemorati, sepolti da campi, pascoli, boschi e demanio abbandonato, ma anche da fattorie, ville private, fabbriche, cavalcavia e asfalto, rende plastiche le contorsioni a cui le società umane del nostro paese hanno sottoposto il territorio. Per le informazioni sul reportage e sul documentario di Paolo Rumiz il link http://www.repubblica.it/cultura/2015/07/30/news/i_alla_ricerca_dell_appia_perduta_i_racconti_estivi_di_paolo_rumiz-120143100/
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