Dopo la pausa estiva riprendono, a partire dal 15 settembre, I Sabati di Arte e Cultura a Capo di Bove organizzati dal Parco Archeologico dell’Appia Antica con la collaborazione della sezione romana di Italia Nostra in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, serie di incontri gratuiti per i visitatori che hanno lo scopo di approfondire, con l’aiuto di archeologi, storici dell’arte e antropologi, la conoscenza delle ricchezze storiche e ambientali dell’area protetta. Aspetti consueti o meno conosciuti della storia sociale, della conservazione dei monumenti, della difesa dell’ambiente naturale, inserito, lo ricordiamo, pienamente nell’area metropolitana di Roma, della ricerca accademica e delle continue nuove scoperte archeologiche all’interno della vasta area del Parco; ma anche sul significato che il Parco ha assunto per la cultura e il futuro della città.
Il 15 settembre Manuela Cascianelli di Italia Nostra parla de L’Appia delle tenute storiche dal Seicento a oggi, proprio la “tenuta” essendo la forma di proprietà agricola a forte concentrazione emergente dalla crisi di spopolamento del XVI secolo. Il 29 settembre L’Appia delle tradizioni popolari e delle arti materiali e immateriali è la conferenza di Laura Marchetti (Università di Foggia). Rita Paris, direttrice del Parco Archeologico, insieme alla storica dell’arte Ilaria Sgarbozza, il 6 ottobre parleranno de L’Appia nei Musei: testimonianze delle campagne di scavo dal Settecento a oggi, non scordando che, nonostante l’idea di istituire una grande area protetta dalla Colonna Traiana a Castelli Romani nasca con l’Italia napoleonica, un certo interesse per l’archeologia della zona era sbocciato già nel secolo precedente, con le grandi espoliazioni di reperti che arricchiscono ancora oggi i musei di tutta Europa.
Di seguito poi, il 27 ottobre 2018 L’Appia luogo di sperimentazioni con tecnologie a confronto: dai modelli architettonici del tempo di Traiano alle risultanze della ricerca scientifica del XXI secolo di Lucrezia Ungaro (Sovraintendenza Capitolina) e Renzo Carlucci (MediaGeo); il 10 novembre L’Appia di Antonio Cederna e il suo archivio con Annalisa Cipriani (Italia Nostra) e Bartolomeo Mazzotta (Parco Archeologico dell’Appia Antica); il 24 novembre L’Appia oltre l’Appia di Michele Fasolo (Archeomatica); infine il 1 dicembre L’Appia paesaggio contemporaneo del Sud e respiro del Mediterraneo, tra approdi e naufragi UNHCR, le voci delle comunità albanese, armena, curda, palestinese in Italia.
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