Nel 2016 il Ministero dei Beni Culturali, sull’onda dell’esperienza di riscoperta del percorso, in gran parte obliterato da secoli, della antica via Appia da Roma a Brindisi, fatta a piedi dal giornalista scrittore Paolo Rumiz e sodali l’anno precedente, lancia Appia Regina Viarum, un grande, mai tentato progetto di ricostruzione pedonale, ove possibile, del tracciato e di valorizzazione storico-archeologico-turistico dell’intero percorso. Ieri questo progetto è stato avviato con il bando di progettazione, la promessa di 20 milioni di euro di finanziamento, e la previsione di un cammino con 29 tappe su 609 km circa che interesserà 4 regioni ( 150 km nel Lazio, 190 km in Campania, 83 km in Basilicata, 186 km in Puglia), 11 Province (Avellino, Bari, Benevento, Brindisi, Caserta, Foggia, Latina, Matera, Potenza, Roma e Taranto) e 87 Comuni.
Per suggellare l’inizio operativo di uno degli interventi di riqualificazione storico-paesaggistica più estesi al mondo, dopo tre anni in giro per l’Italia meridionale, ritorna a Roma, presso il Casale di Santa Maria Nova, L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi (fino al 13 settembre 2020), la mostra che riassume la lunga camminata di Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon. Le foto di Antonio Politano per National Geographic e dello stesso Carnovalini, i filmati di Scillitani e le musiche originali di Alfredo Lacosegliaz, per documentare un’avventura speciale nella natura e nei paesi del nostro sud, le sorprese incontaminate, ma anche gli scempi e la scarsa cura del patrimonio.
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