Ingresso gratuito dal 28 ottobre al 20 gennaio 2013 al Palazzo delle Esposizioni per Italo Calvino, per le fiabe italiane da lui raccolte e trascritte, per i 18 illustratori che le hanno interpretate, e per offrire ai bambini e ragazzi un laboratorio di creatività. Sarà un esagerazione, ma nell’illustrazione dei libri per l’infanzia e l’adolescenza vediamo un contributo di resistenza all’omologazione dell’immaginario che viene esercitata su tutti, compresi gli adulti, dall’industria mondiale dell’animazione e dei videogames, Disney-Pixar e Dreamworks che sia. La cooperativa Giannino Stoppani – per chi va a Bologna, gestisce coraggiosamente, al di fuori dei circuiti, la libreria per ragazzi nel centrale Palazzo di Re Enzo – la trasferisce a Roma appunto dal capoluogo emiliano.
Non ho nostalgia dell’infanzia e delle favole. Nessuno me le ha mai raccontate, e non sono triste per ciò che non mi manca. Sono curioso di chi, avendole ascoltate, le ha messe in un angolo della mente e dei ricordi, scavandone il posto e creando per loro uno spazio; ecco io non desidero la favola che nessuna nonna, nessun mamma mi ha raccontato, non voglio l’intreccio miracoloso in cui si legano insieme il libro, la figura, quella mamma, quella nonna, quel papà, quella stanza. Io vorrei proprio quel posto, seppure vuoto, che le fiabe si scavano da sole, quello spazietto nel pensiero dove si depositano leggere e rimangono per sempre. Non una, ma tutte le favole del mondo mi serviranno, mi toccherà da oggi cominciare a cercarle.
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