Da stasera fino al 14 luglio Letterature – Festival Internazionale di Roma alla quindicesima edizione si riappropria della Basilica di Massenzio, dopo che ne era stato assente nel 2015; lo fa sotto le insegne delle Memorie/Memories, tema come da tradizione a grande spettro, proprio del pensiero che si scrive a mano libera, oceano che offre alla letteratura, anzi alle letterature nelle svariate lingue del mondo che qui convergono, infinite direzione per navigare, con la libertà, imprecisa quanto inebriante, di interrogare gli scenari senza quasi mai correre il pericolo di dare risposte. Comunque è degno di nota che in un epoca in cui la letteratura – non intesa come semplice narrazione tra le tante altre disponibili oggi, consolazione tra le consolazioni – esercita sempre minore influenza, Roma Capitale continua ad impegnare qualche risorsa almeno per questa manifestazione, l’unica in città che porti a beneficio del pubblico scrittori di levatura internazionale.
le tradizionali letture di inediti dalla voce degli autori, incorniciate da performances di attori e musica, cominciano oggi con la coppia formata da Claudio Magris e il turco Hakan Günday all’insegna delle Memorie migranti. Oltre allo speciale con Camilleri e Arbore il 16 giugno ci teniamo alla presenza per il 23 dei Wu Ming 2 e 4, rappresentanti della sezione bolognese del collettivo di scrittori Wu Ming (“senza nome” oppure “cinque nomi” in cinese a seconda di come viene pronunciata la prima sillaba), eredi del Luther Blissett Project, negli anni ’90 famosi per il romanzo “Q”. Pare gli unici intenzionati a togliere di mezzo lo scrittore, quasi l’intruso della scrittura, con tutto ciò che ne consegue. Il resto del programma su http://www.festivaldelleletterature.it/
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