Il 7 novembre 2012 alla Centrale Montemartini, succursale dei Musei Capitolini, si apre una mostra che omaggia il sociologo guru Derrick De Kerckhove, teorico dell’intelligenza connettiva: qualcosa di più rispetto alla conformistica intelligenza collettiva, nella quale gli individui possono fare a meno di raccodarsi al pensiero che viene prodotto altrove, e partecipano invece, attraverso la capillarità di internet e dei nuovi media, alla sua produzione; comunicando le proprie idee e limandole con quelle che sono loro comunicate da tutti gli altri, contribuiscono alla formazione di una coscienza superindividuale più soddisfacente per il mondo intero. Una teoria, speriamo vera. Intanto nella mostra ci renderà edotti 1) del funzionamento dell’occhio umano, 2) dell’invenzione della prospettiva in pittura 3) degli effetti di distorsione ottica, il fenomeno che osservate negli specchi concavi o convessi. E sin qui 1000 anni di arte e scienza già passati ed acquisiti. Poi ci saranno le sue foto in 3D a colleghi e professori per supportare un certo discorso sul 3D; precisiamo che l’effetto tridimensionale nella fotografia è abbastanza antico perché ottenuto semplicemente affiancando due obiettivi che, – come già fanno gli occhi umani con la realtà – sovrapponendo altrettante immagini l’una sull’altra producono la visione tridimensionale sulle due dimensioni della foto. Penso che mai come in questo caso andare alla mostra dissiperà ogni dubbio sulla validità dei contenuti, i quali si rivitalizzeranno senz’altro se sopra di essi si farà un interessante discorso. http://www.mostra3d.com
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