Dall’1 al 3 dicembre 2017 alla Nuova Fiera di Roma ritorna Maiker Faire Rome, per partecipazione e numero di espositori la più importante manifestazione europea in cui makers, artigiani digitali, le grandi aziende come le piccole startup, le scuole e le università, tutti insieme vengono a mostrare le loro novità in fatto di automazione, elettronica, programmazione, robotica, intelligenza artificiale, internet delle cose, che abbiano, o potrebbero avere a breve, concrete applicazioni in agricoltura, industria manifatturiera, sanità, welfare, energia sostenibile, edilizia, sicurezza, cucina, arte, divertimento, creatività, studio, formazione, così come in qualunque altro aspetto del lavoro e della vita quotidiana.
Dal controllo in remoto degli alveari alla mano mioelettrica per amputati, dai dispositivi per l’agricoltura urbana ai prodotti a base di alghe, alla cucina molecolare; dal robot risolutore del cubo di Rubik al nuovo dispositivo per la misurazione dell’ampiezza delle onde sinusoidali, dalla prevenzione degli incendi boschivi all’assistenza domiciliare da remoto, dai progetti dell’Eni ai lavori delle scuole superiori; il tutto passando per forti dosi di stampa 3D, droni, robot, sensori di ogni tipo e processori open source.
Non è facile riassumere cos’è Maker Faire e sintetizzare l’apporto di decine e decine di espositori, con le loro idee tecnologiche applicate ai grandi problemi, vedi lo spreco alimentare, e nello stesso tempo a sfiziose curiosità come le cover in legno per cellulare. Internet dei dati e delle cose, grande diffusione della componentistica elettronica e conseguente diminuzione dei costi, open source, facilità nella trasmissione delle conoscenze sono i fattori che ormai da tempo hanno reso tutto questo possibile. Ciò che qualche decennio fa era confinato nelle cantine o, in grande, era appannaggio delle grandi aziende capaci di investire tanti soldi in ricerca e prototipi, si è trasformato oggi in pop science, pop business, creatività senza limiti, modo normale, diffuso di agire e pensare. Comunque la si pensi su che cosa sia il progresso e se quello di Maker Faire lo sia, è senz’altro vero che, come a chiunque oggi è concesso di dire la propria, così chiunque può fare la propria. http://www.makerfairerome.eu/it/
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