Garage Zero, spazio espositivo da qualche anno coraggiosamente aperto a via Treviri, nel cuore del Quadraro, proprio alle spalle di largo Spartaco – periferia piena di false speranze in Mamma Roma e covo dell’assassino nel Borghese piccolo piccolo di Monicelli – il 26 e 27 maggio 2017 presenta la seconda edizione di Marciapiedi, il racconto della periferie di Roma e di altre città, sia italiane che estere, dalle opere di dieci fotografi giovani ma già conosciuti nel circuito di mostre e premi. https://garagezeroproject.wordpress.com/2017/05/08/marciapiedi-vol-2-street-photography-expo-presenta-malacarne-di-francesco-faraci-fotografie-indipendenti-al-quadraro/
Marco Felli, Emanuela Pizzingrilli Alessandro Zarra, Chiara Cocchi, appartenenti al collettivo Rudere Produzioni Cinecittà, e ancora Eliana Casale, Iris Gentili, Carolina Cortesi, Giulia Scarangella, Giulia Salvatore, e Alessio Trerotoli Photographer, quest’ultimo già noto per il progetto Roma Coast to Coast, un reportage fotografico realizzato percorrendo a piedi e in superficie il tracciato delle linee metropolitane di Roma, quasi a mostrare l’intrigo urbano e la varia umanità che i quasi 300 milioni di passeggeri annui della rete si perdono durante i loro attraversamenti sotterranei.
La mostra farà da cornice alla presentazione del libro Malacarne, un progetto del fotografo siciliano Francesco Faraci, documento prezioso fatto delle immagini di ragazzini scattate nelle periferie di Palermo: Ballarò, Monreale, Albergheria, Zen, Brancaccio, Sperone, corpi al tal punto distinti dalla centro città che gli stessi abitanti, a cominciare dai bambini ritratti, non li percepiscono come vera Palermo. Ed in fondo il senso di ogni discorso, di ogni operazione artistica sulla periferia sta in questo immaginario flusso “contro-turistico”, per il quale da esse si parte per andare là dove c’è da vivere e da vedere, pur essendo evidentemente il centro un luogo in cui più che la vita si agita una sua rappresentazione.
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