Stamattina su Rai 3, per La Storia Siamo Noi, il Docu-film del 2009 Passeggiate Romane, Roma vista dal premio Nobel cinese per la letteratura 2012, Mo Yan (Sorgo Rosso, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao), una diario di viaggio quando Nobel non era. Il film, insieme a Notturno Bus di Marengo, faceva parte di una complessa operazione di scambio culturale e turistico con la Cina, paese in cui la censura permette un ingresso contigentato del cinema straniero, 20 americani e 5 per il resto del mondo, ogni anno. Promosso e finanziato dal Istituto Internazionale per il Cinema e l’Audiovisivo, in collaborazione con la Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo, Anica, APT e China Film Association, con il contributo di Sviluppo Lazio e ATLazio, il filmato assume la forma di un spot turistico che vorrebbe promuovere Roma e il Lazio presso il promettente mercato cinese. Vorremmo dire una Roma vista da un cinese per i cinesi e, nonostante potrebbe già non suonare affatto come un complimento, non possiamo. Sicuramente qualcosa di amorfo, impersonale, senza emozione e prospettiva (potrebbe essere stato concepito da chiunque per chiunque), e questo in un documento basato sulle impressioni di uno scrittore di quella levatura che di prospettiva ne dovrebbe avere molta, benchè in sospetto di completa integrazione con il regime del suo paese.
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