Centocinquanta opere, circa settanta del maestro, per celebrare i 450 anni dalla morte di Michelangelo Buonarroti, pittore, scultore, architetto e poeta del Rinascimento. I curatori ai Musei Capitolini tentano di chiudere in un giro di sale il mistero della sua invenzione, ma il genio si difende costringendoli a riempirle di schizzi e disegni prepatori, modellini in scala di architetture in svariati materiali, sculture non finite, esperimenti e prove di opere non realizzate o, anche se portate a compimento, inamovibili. Il Cristo Redentore non finito, lo Studio per la testa della “Leda”, lo Studio di nudo virile inginocchiato, gli schizzi per le Teste grottesche, il modello in pioppo del tamburo e del ballatoio della cupola di Santa Maria del Fiore, gli Studi per la scala nel ricetto della Biblioteca Laurenziana, prospetto di una finestra o di un tabernacolo, profili di basi, sagome di profili e disegni di figura, per fare alcuni esempi. Un lungo cammino disseminato di prove in cui il processo creativo trova la sua cinghia di trasmissione nella necessità di rendere visibile. Tramite l’impeto interno al disegno e in generale al movimento delle mani Michelangelo forza l’emersione non solo della forma ma soprattutto del funzionamento interno dei corpi, quasi vero principio generatore dell’immagine. Pare che Piero de’ Medici raccomandasse il giovanissimo Michelangelo presso il priore dell’Ospedale di Santo Spirito perché avesse libero accesso ai cadaveri dei malati deceduti; sogno proibito per gli artisti, ai quali era espressamente vietato sfossare salme per studiarle.
E pare che nottetempo, fino al mattino, al lume di una candela e senza far caso ai gas ubriacanti liberati dai corpi in decomposizione, Michelangelo procedesse a sezionare organi, strappare muscoli, dipanare viscere, tagliare tendini, disancorare articolazioni, estrarre cautamente cervelli; tutto per guardare dentro; e quel guardare dentro altro non era che muovere il bisturi per disegnare dal vero. http://www.museicapitolini.org/mostre_ed_eventi/mostre/1564_2014_michelangelo
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