A via Tuscolana 697 c’è da tempo l’insegna del negozio Humana Second Hand che a Roma si aggiunge a quelle sulla Tiburtina e dell’Humana Vintage di via Cavour. I negozi Humana sono diretta emanazione di Humana People to People Italia, ente no profit a sua volta rappresentante nel nostro Paese di Humana People to People, una grande federazione internazionale di 31 organizzazioni umanitarie che operano in 46 paesi dell’Africa, dell’Europa, dell’Asia, delle Americhe e del Medio Oriente e che dà lavoro a 15.000 dipendenti, gestendo 1.153 progetti di sviluppo a favore di circa 15,5 milioni di persone (rapporto per l’anno 2016).
L’idea nasce nel 1994 come naturale conseguenza da una esperienza danese, originata dal clima di grande rinnovamento e partecipazione degli anni ’60/’70. E’ molto semplice: oltre che con le forme consuete di fundraising comuni a molte Ong, l’organizzazione finanzia i progetti umanitari mirati e verificabili attraverso la raccolta, la selezione, e lo stockaggio di abiti usati, in parte venduti in una rete di negozi presenti in tutta Europa – distinti in Vintage e Second Hand – in parte, secondo criteri rigidamente ecocompatibili, utilizzati come materiale da riciclare. Il ricavato, tolto il costo vivo di gestione, stipendi affitti bollette logistica e quant’altro, va interamente ai progetti umanitari condotti nei paesi del terzo mondo dalle federate, senza però escludere interventi che riguardano situazioni critiche di povertà in occidente. In particolare in l’Italia, dal rapporto 2017 per l’anno 2016:
HUMANA People to People Italia S.C. a R.L. ha 6 sedi operative (Milano, Brescia, Torino, Rovigo, Teramo e Roma) e gestisce il servizio di raccolta degli indumenti usati in quasi 1.200 Comuni attraverso circa 5.000 contenitori stradali. Nel 2016 HUMANA S.C. a R.L. e HUMANA ONLUS hanno raccolto in Italia oltre 20 milioni di kg di indumenti che hanno permesso, congiuntamente all’attività di raccolta fondi realizzata da HUMANA ONLUS, di sostenere 47 progetti di sviluppo nei settori dell’istruzione, dell’agricoltura, della tutela della salute e dell’aiuto all’infanzia in Angola, Mozambico, Malawi, Zimbabwe, Zambia, Repubblica Democratica del Congo e India. Parti integranti dell’attività delle due organizzazioni italiane sono il coinvolgimento di volontari e l’educazione alla mondialità presso le scuole.
Tutto è ben spiegato nel video
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