Anche quest’anno, in occasione della Notte Europea dei Ricercatori, le maggiori istituzioni della ricerca scientifica italiana, coordinati dall’Associazione Frascati Scienza, daranno vita dal 23 settembre alla Settimana della Scienza, un orgia divulgativa che, a Roma come in altre 23 città italiane, apre le porte dei laboratori ed enti di ricerca a scolaresche e semplici visitatori.
Limitandosi al distretto scientifico tuscolano, uno dei più importanti al mondo per quantità e qualità, contribuiscono eccellenze come CINECA, CREA, ESA-ESRIN, GARR, INAF, INFN, INGV, ISPRA, ISS, Sapienza Università di Roma, Università LUMSA di Roma, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università degli Studi Roma Tre; partner associativi come Accatagliato, Associazione culturale Arte e Scienza, Associazione culturale Chi sarà di Scena, Associazione Amici di Frascati, Res Castelli Romani, MaCSIS, AGET Italia, Comune di Grottaferrata, Istituto salesiano di Villa Sora, Pro Loco Frascati 2009, Museo Tuscolano delle Scuderie Aldobrandini, Associazione Tuscolana di Astronomia, Explora; istituti di ricerca e cura come l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, l’Istituto Dermatologico San Gallicano – IRCCS Roma, e l’IRCCS Lazzaro Spallanzani; enti territoriali come Regione Lazio, Parco Regionale dei Castelli Romani, Parco dell’Appia Antica, Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, Roma Capitale, Comune di Monte Porzio Catone.
Meccanica quantistica, nanotecnologie, Big Data, vaccini, botanica, tumori, cellule gliali del cervello, probiotici, musica prodotta da intelligenze artificiali, persino la geologia del parco della Caffarella, sono solo alcuni delle temi oggetto delle decine di eventi previsti a Roma, per una manifestazione che vuole divulgare il Made in Science, un marchio da stampare su tutto quanto prodotto con i metodi della scienza, dalle grandi teorie alle tecnologie utili per l’uomo, che ne garantisca, se non l’autenticità assoluta, almeno l’onesta verificabilità sotto il controllo di una comunità, quella degli scienziati, da sempre transnazionale e aperta, quindi immune da condizionamenti politici ed economici (anche no!).
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