Poeta in Residenza nel mese di maggio a Roma, Seamus Heaney entra di forza nelle serate sulle Metamorfosi di Ovidio organizzate per il 9 e 10 dalla Casa delle Letterature e dall’American Academy in Rome. Il poeta, insieme ad altri colleghi, accademici e traduttori di area anglofona, si cimenterà nella lettura del capolavoro dello scrittore latino dalla sua propria traduzione di Orfeo ed Euridice, e sarà interessante ascoltare il recupero della sintesi di cultura universale che il poeta latino tentava al servizio di un impero ormai anch’esso universale, fatta dalla personale lingua del premio nobel irlandese, completamente costruita sull’urgenza di luoghi, persone, oggetti, storie e sofferenze locali.
Per quanto riguarda Dafne e Apollo, Alessandro Schiesaro (La Sapienza) legge Ovidio in latino e Stephen Greenblatt (Harvard University) legge dalla traduzione di Arthur Golding (1567), mentre Alice Fulton (Cornell University) legge dalla sua poesia Give: Daphne and Apollo.
Per il mito di Orfeo e Euridice, Christopher Martin (Boston University) legge la traduzione di William Congreve (1717) e come detto, Seamus Heaney legge la propria traduzione.
Per Tereo, Procne e Filomela, Ramie Targoff (Brandeis University) legge dalla traduzione di William Caxton (1480) e Timberlake Wertenbaker legge dalla sua opera The Salmace ed Ermaphrodito; Jane Alison (University of Miami) legge la sua traduzione Salmacis and Hermaphroditus.
L’intero programma su http://www.casadelleletterature.it/online/wp-content/uploads/2013/05/Ovid-Transformed.pdf
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