Il Parco Archeologico dell’Appia Antica, quasi a risarcimento del lungo periodo di chiusura patito durante la primavera e l’estate, per l’autunno dà un ulteriore impulso alla fruizione con una serie di visite guidate straordinarie a monumenti, aree archeologiche e collezioni. Il programma di ottobre e novembre interessa la mostra La lezione di Raffaello. Le antichità romane, l’Antiquarium di Lucrezia Romana, il Parco delle Tombe della via Latina, il Mausoleo di Cecilia Metella-Castrum Caetani e l’Area archeologica della Villa dei Quintili.
Eccezionale, domenica 18, l’apertura al pubblico del così detto Mausoleo del Campo Barbarico. L’edificio, studiato sistematicamente solo di recente, pare un sepolcro del tipo a tempietto (probabili tre ordini sovrapposti su pianta rettangolare, volta a botte, arcosoli e absidi sulle pareti) del II sec. d.C., costruito, secondo l’uso, lungo l’antica via Latina, il cui tracciato in questo tratto coincide con via del Campo Barbarico.
Poco si sa di esso, visto il mancato ritrovamento di epigrafi sul sito; si può però stabilire con una certa sicurezza che a cavallo tra alto e basso medioevo il manufatto sia allineato al destino agricolo che tutta la zona subisce per volere del rinnovato potere papale, divenendo un ricovero per animali al pianterreno e un fienile ai piani superiori, ed anzi subendo ristrutturazioni funzionali a questo scopo dopo deperimento e crolli nei secoli successivi. Senonché, una serie di disegni della seconda metà del cinquecento, in particolare quelli di un anonimo portoghese (Windsor Castle, Royal Library, vol. A. 12) di recente valentemente comparati dagli studiosi al monumento, ce lo fanno vedere, benché già in rovina, con parte delle nicchie, arcosoli, timpani, colonne e persino affreschi e stucchi integri e al loro posto.
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