Al Macro di via Nizza fino al 3 febbraio 2013 potete guardare con soddisfatto compiacimento ciò che abbandonato per strada e nei boschi, se siete dei nostri, osservate con orrore altrettanto compiaciuto. I sacchetti di plastica, sì intendiamo quelli della spesa, colorati, intrecciati, ammassati leggeri e minacciosi da uno degli artisti africani attraverso il quale il continente si propone alternativo a siccità, missionari, artigianato. Pascale Marthine Tayou dal Cameroun anzi si pone alternativo da più di un decennio al mondo come noi l’abbiamo costruito, dominando completamente il sistema e il mercato dell’arte contemporanea, e facendosi pioniere dell’arte che si produce nel e per l’ambiente in cui è esposta. Macro
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