Al cinema Trevi, il 26 febbraio 2013, la Cineteca Nazionale e Marco Giusti propongono proiezione di medio e corto metraggio, lacerti di filmati su Pino Pascali, personaggio incredibile dell’arte contemporanea, pugliese compaesano di Domenico Modugno, morto a 32 anni in un incidente con la moto nel 1968. Tutto a sfavore di una sua emersione sulla distanza. E invece, trasferitosi dal sud a Roma, studia all’Accademia delle belle Arti, comincia a lavorare da aiuto scenografo per la Rai e con la Lodolo film produce come ideatore, disegnatore e scenografo, spot per Carosello. Campione e fondatore dell’arte povera, nello spazio di poche mostre, letteralmente esplode anche a livello internazionale, da Venezia fino ai vari Moma, Centre Pompidou, Tate Modern. Le sue figure, i materiali più bizzarri, gli assemblaggi più impensati, proiettano il suo immaginario, il suo stato infantile, in un turbine di creatività che mescola, in tempi di pop art, scultura, grafica, design, pubblicità, senza preclusioni accademiche. Le sue sezioni di animali di tela bianca, le sue armi false che sembrano vere, le sue pozzanghere nel poliuretano dipinto, restano per quanti oggi le guardano, come il Salvador matador del televisor del carosello degli anni ’60 faceva nella testa dei bambini consumatori di gelati Algida. Un esempio di quanto in certi casi, la creatività estemporanea del consumo possa originarsi in quella di matrice artistica. http://www.youtube.com/watch?v=9Rb6LhGRce8
Lascia un commento