Dal 7 all’11 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’Eur la quindicesima edizione di Più Libri Più Liberi, la più grande fiera italiana a favore della piccola e media editoria ogni anno organizzata dall’Associazione Italiana Editori, che infila tra gli stands degli espositori un densissimo programma di conferenze, incontri, letture, workshop con scrittori italiani e stranieri dai quattro continenti, illustratori, fumettisti, fotografi, giornalisti della tv e della carta stampata, musicisti, cantautori, registi, attori, politici, riuscendo a interessare tutti i settori dell’editoria, dal romanzo alla poesia, alla graphic novel, agli audiolibri, alla letteratura per ragazzi e per l’infanzia.
Scorrendo la lunghissima lista di eventi e ospiti nella cartella stampa all’indirizzo http://www.plpl.it/, si può dire che, fatta eccezione per la gran parte dell’accademia e di certa editoria tecnica, alla kermesse è presente, in un delirio di completezza, tutta la cultura italiana e molta di quella internazionale solitamente accolte tra le pagine scritte o illustrate in vendita nel nostro Paese.
Di sicuro tutta quella che ha già una ben consolidata posizione nella grande editoria e nei premi più importanti, ma anche quella che da altri settori più esposti al grande pubblico, come televisione cinema e politica, tangenzialmente ama e frequenta la scrittura così come si ammira e si frequenta un padre nobile ormai fuori dai giochi (s’intende, per numeri e per capacità di incidere sulla società), ma ancora in grado di fornire legittimazione, oltre che idee. In fondo, Se Sono tutte storie, come recita il tema di quest’anno, non riusciamo più a vedere cosa distingua i racconto della piccola editoria da quello della grande.
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