MANGIARE E BERE AL TUSCOLANO CINECITTA’ – Pizzeria Fermentum. Alla pari di Sforno del lievito madre fa una religione (pare ne usino uno che ha 120 anni) e come La Locanda dei Girasoli nasce impresa sociale, specificatamente di inserimento lavorativo di disabili mentali, immigrati e minori a rischio. Da essi però Fermentum si distingue senza dubbio perché situato in uno dei posti più incantevoli del Tuscolano Cinecittà, il Parco degli Acquedotti, in mezzo al verde, tra pini altissimi ed a un centinaio di metri dall’Acquedotto Marcio-Anio vetus-Felice.
Partendo da un bando del Ministero del Lavoro all’inizio degli anni 2000, la cooperativa Manser si è incaricata di costruire l’attuale chalet (divenuto proprietà del Comune) laddove, se la memoria non inganna, prima c’era solo un piccolo ristoro di servizio all’adiacente parco giostre; quindi, finito il decennio, ha aperto la pizzeria, prima come Lievito Madre, sfortunata esperienza sotto l’egida dello chef stellato Andrea Fusco, poi, e siamo ad oggi, come Fermentum.
La pizza da lievito madre (fermentum in latino) e farine biologiche, dicevamo, con impasto a riposo per 72 ore, digeribilissima, fa spesso e giustamente capolino tra le Top Ten a Roma sui siti specializzati (da provare margherita doc, zucca gialla e pancetta piacentina); fritti gourmet notevoli (arancino trippa e pesto, carciofo alla giudìa, arancino frutti asparagi e taleggio, per indicarne qualcuno), pochi dolci ma di qualità, birre artigianali. Un’eccellenza. La voglia di imporsi esclusivamente per il cibo però, obiettivo sicuramente raggiunto, e un leggero pudore sulla natura sociale della gestione, poco pubblicizzata e a volte non chiara ai clienti, causano qualche incomprensione sul servizio facilmente eliminabile.