la Quadriennale, tradizionale kermesse di arte contemporanea organizzata dalla fondazione omonima, nella sua meravigliosa sede di villa Carpegna alle spalle di San Pietro dedica una mostra a Verifica incerta, il film feticcio realizzato nel 1964 dall’artista, allievo diretto di Duchamp, Gianfranco Baruchello e dal cineasta padre del cinema underground italiano, Alberto Grifi; un esperimento visivo ottenuto incollando con lo scotch spezzoni di pellicola in 35 mm destinati al macero e acquistati per pochi soldi, provenienti da films hollywoodiani degli anni ’50 e ’60. Un’operazione di arte concettuale, uno squarcio sul ruolo politico della finzione nello spettacolo di massa che oggi potrebbe apparire addirittura ingenua se confrontata con la manifesta manipolabilità delle immagini, resa disponibile a tutti dal progresso tecnologico e digitale. Non fino al punto però da farne dimenticare la portata dirompente per l’epoca (il film fu portato a Parigi dallo stesso Duchamp e apprezzato dal gotha dell’avanguardia, Cage, Man Ray, Max Ernst compresi), e da ecclissarne l’efficacia critica in un momento come quello attuale, in cui il blob dei media tradizionali e quello torrenziale dei nuovi media non può che rimanere sulla superficie umoristica, arrestarsi prima di arrivare alla fonte delle strategie persuasive dominanti la produzione di immagini e cultura.
Spesso ad un nostro amico direttore della fotografia e postproduttore per cinema e pubblicità domandiamo qual’è la trama del film a cui sta correggendo il colore, il tema del documetario su cui lavora tutto il giorno? E Lui “non lo so, non m’interessa”. Diamine, stai dando la tua impronta creativa a quello che coinvolgerà la mente e il cuore degli spettatori!
Ecco, questo appannamento, se non mancanza del senso che il montaggio nel cinema una volta poteva nascondere, oggi facilmente sarebbe a sua volta riciclato per essere parte dell’intento manipolatorio e, in quanto tale, non poter essere additato. Insomma la Verifica più che incerta è diventata impossibile, se non inutile. http://www.quadriennalediroma.org/?p=6536#!prettyPhoto
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