l’ex Cinema Impero di via dell’Acqua Bullicante, abbandonato da più di trent’anni perché vittima di un destino simile a quello di altre sale cinematografiche di Roma (alla ribalta in questo periodo il cinema America), riapre parzialmente per un piano, primo passo che porterà alla ristrutturazione complessiva dell’intera struttura nell’ambito di un progetto che la vede riqualificata quale spazio dedicato a laboratori artistici e teatrali, aperto agli artisti ma anche agli abitanti della zona. L’intervento dell’amministrazione comunale, come in altre occasioni, raccoglie la spinta proveniente dalla cittadinanza che a ragione teme questi luoghi, un tempo unico polo di aggregazione e produzione culturale per interi quartieri, possano essere riconvertiti dalle proprietà, quasi sempre private, ad ennesimo centro commerciale. Via Tuscolana ha sperimentato la metamorfosi ormai anni fa con l’ex Bristol diventato Shopping Center Tuscolano, e l’ancora più antico Folgore-Quadraro, trasformato in luogo di culto dai fedeli della Chiesa Evangelica Coreana. E’ appena il caso di ricordare che Mario Messina, modesto architetto del ventennio affezionato agli stilemi Art Déco, nel 1937 – lo stesso anno della inaugurazione di Cinecittà – oltre che di quello di Tor Pignattara fu progettista del cinema Impero di Asmara, capitale dell’Eritrea italiana, uguale al primo in tutto tranne che per le dimensioni. Ebbene, quest’ultimo ancora svolge la sua originaria funzione.
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