Parliamo di arte contemporanea che si può guardare. Fino al 18 novembre una mostra di opere per la maggior parte mai esposte, sicuramente risarcitoria nei confronti Renzo Vespignani morto nel 2001, pittore, disegnatore, incisore, versato in arti antichissime ancora capaci di comunicare nel cuore del nostro tempo. Roma Capitale ha deciso di raccogliere un centinaio di dipinti, disegni e incisioni provenienti per la maggior parte da collezioni private, di questo artista artigiano, che ha raccontato Roma, mai in maniera bozzettistica, dalle macerie del dopoguerra come un cineasta neorealista, alle periferie del disfacimento borghese di pasoliniana memoria, fino alla critica del tessuto urbano cresciuto sul trionfo del pensiero unico consumistico. Il tutto, lo ripetiamo, con una padronanza secolare, diremmo eterna, dei materiali e delle tecniche, come ad esempio nelle incisioni, dove la disciplina delle procedure, anzichè rassicurare, libera minuziose correnti creative assolutamente contemporanee. Al Casino dei Principi nel Museo di villa Torlonia. Sentitelo in questa ultima intervista
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