Zoe, adolescente infelice e senza speranze, scivola pian piano in mondo fantastico creato dalla sua fantasia e vi trova quel tocco di autenticità che rende chiunque libero e pronto ad emergere nella propria unicità. Questa la trama di Quidam, dal latino qualcuno qualcosa, spettacolo concepito e proposto per la prima volta nel 1996 e riportato in Italia dal Cirque du Soleil al Palalottomatica, in replica dal 22 al 26 ottobre. Di nuovo a Roma, come ormai ogni anno, La macchina produttiva creata da Guy Laliberté, il mangiatore di fuoco di Montreal che ha trasformato il circo in uno spettacolo totale e senza animali, dove i numeri acrobatici tradizionali, peraltro presenti con le più importanti scuole mondiali, sono inseriti in un complesso ed elaborato flusso di coreagrafie, musiche, costumi, giochi di luce ed effetti scenici, concepiti tutti in maniera originale per ogni spettacolo e al servizio di una vera e propria sceneggiatura. La si può criticare e accusare di megalomania, gigantismo, spreco di mezzi, ma questa è l’unica vera rivoluzione, già con molti tentativi di imitazione, per una delle forme di spettacolo più antiche al mondo che cominciava ad inaridirsi tra le secche di una creatività esaurita e gli scogli delle proteste animaliste. Per informazioni e biglietti c’è il sito http://www.cirquedusoleil.com/en/home/shows.aspx.
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