Il 23 giugno all’Ippodromo di Capannelle, con il concerto di Damian Marley, l’ultimogenito del non dimenticato Bob, ritorna Rock in Roma, la più importante e frequentata rassegna della Capitale e tra le più seguite d’Italia. Più di un mese di concerti sul palco allestito all’interno del glorioso ippodromo, che sarà calpestato secondo tradizione da musicisti e band scelte in ossequio al potere evocativo e nostalgico del rock classico, oppure ai generi e agli artisti internazionali di nicchia, sebbene di nicchia numerosa – band nuove o meno nuove che, se proprio non vantano una generale notorietà, hanno però un loro pubblico transnazionale, appassionato e fedele -, oppure infine alla musica italiana autoriale, per un pubblico leggermente più esigente di quello sanremese, quella musica italiana insomma della quale, se proprio devi un tributo alla patria, almeno non ti vergogni.
Questa volta a portare 300.000 persone dentro l’impianto di via Appia, traguardo non ancora raggiunto nelle scorse edizioni, ci proveranno vecchie glorie del rock ancora nel pieno delle forze come i Red Hot Chili Peppers (20 luglio), discusse icone come Marilyn Manson (25 luglio), capostipiti dell’elettronica europea quali i Phoenix (22 luglio), e star del rap black come Ms. Lauryn Hill (9 luglio). Insieme a Afterhours (27 luglio), Daniele Silvestri (24 giugno), J-Ax e Fedez (8 luglio), Brunori Sas (4 luglio), Mannarino (6 luglio) e le canzoni demenziali de Lo Stato Sociale (29 luglio). E poi una certezza che scorre fluida come i Kasabian (21 luglio) e un ostico azzardo come i tedeschi Einstürzende Neubauten (17 luglio), nati alla musica negli anni ottanta da una mescolanza di rumorismo sperimentale e krautrock. Tutti i concerti, con le indicazione per acquistare i biglietti, li trovate su http://www.rockinroma.com/lineup/
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