Dall’undici dicembre 2015 Roma è insignita del riconoscimento Unesco di Città creativa per il Cinema. L’organizzazione internazionale assegna il titolo alle città che nel mondo si candidano per ottenerlo allo scopo di premiare la vivacità creativa espressa da certi contesti urbani in vari settori dell’attività culturale (precisamente per Musica, Letteratura, Folk Art, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema); in questo modo cerca di creare un network tra le città con la medesima vocazione culturale che favorisca lo scambio di idee e buone pratiche e nello stesso tempo moltiplichi le potenzialità anche economiche che un determinato ambito è in grado di esprimere. In Italia lo hanno ottenuto già Bologna per la Musica, Fabriano per la Folk Art, Torino per il Design ed ora Roma, sembrerebbe inevitabilmente dopo ottant’anni di Cinecittà e di set cinematografici allestiti in ogni angolo della città, culminati recentemente nella celebrazione della sua “Grande Bellezza”.
Sembrerebbe, se non si nota che al momento si trova per la stessa categoria insieme a Bradford (Regno Unito), Sidney (Australia), Sofia (Bulgaria), Busan (Corea del Sud), Galway (Irlanda), il che getta qualche dubbio sui criteri di scelta adottati. C’è da dire che attualmente sul sito ufficiale del programma manca proprio un resoconto dei meriti particolari che hanno portato il riconoscimento a Roma mentre si possono conoscere quelli delle altre città menzionate; ma proprio leggendole non si sa quali motivazioni più qualificanti si potranno concepire per la culla di Cinecittà. Lista completa delle città e informazioni approfondite sui siti http://www.unesco.it/cni/index.php/cultura/citta-creative e http://fr.unesco.org/creative-cities/
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