Roma, pur rimanendo per il 2023 al quinto posto per numero di Bednights come nel 2022, dietro Londra (78.100.000), Parigi (52.395.165), Istanbul (29.748.418) e Berlino (29.575.815), con il suo 29.510.518 (comunque un tasso di occupazione del 76,6%) segna un incremento del 45,2%, il più alto tra le città europee nel periodo post-pandemico, calcolato cioè a partire dal 2019. Basti pensare che Londra ha segnato per lo stesso periodo un incremento del 32,1% e Vienna un 30,6%. Lo afferma l’ultimo rapporto sul turismo in Europa di CityDNA (City Destinations Alliance), associazione no-profit che riunisce gli uffici turismo di molte città europee e mira allo sviluppo e il miglioramento della loro competitività e performance turistiche.
Attenzione. Bednights è la misura che fa riferimento alla percentuale di posti letto occupati rispetto a quelli disponibili in tutte le notti del periodo considerato. Essa è differente dalle “presenze”, che si calcolano come la somma del numero di notti trascorse dai turisti nella località, a Roma stimate per il 2023 in 49,2 milioni. Come è differente dal numero di turisti arrivati tout court, calcolate intorno ai 21 milioni. Non sappiamo se prendere tutto questo come un buon auspicio o al contrario una minaccia, vista i venti di guerra che soffiano in tutto il mondo contro l’overtourism, l’assalto straripante e incontrollato di milioni di viaggiatori alle località e città più attrattive. Il report più dettagliato qui.
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