Riaprono in ordine sparso i musei e le aree archeologiche di Roma, ciascuno nei modi e nei tempi imposti dalle specifiche difficoltà nel predisporre azioni capaci di ottemperare alle stringenti regole di prevenzione contro il contagio emanate con il Dpcm 17 maggio 2020, e pubblicate anche nelle pagine del Ministero per i Beni Culturali, nelle “Indicazioni del Comitato tecnico scientifico per la riapertura dei musei e degli altri luoghi della cultura ”, approvate nella Dichiarazione congiunta per la riapertura firmato dai dipendenti pubblici, così come recepite dalle linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Regole che per i visitatori si traducono essenzialmente nell’obbligo di prenotazione e pre-acquisto online dei biglietti, misura della temperatura all’ingresso, disinfezione di mani o guanti ai dispensatori di gel predisposti, obbligo di mascherina, mantenimento distanza di sicurezza, divieto di assembramento, rispetto della segnaletica ad hoc, ingressi a bagni e servizi contingentati.
Hanno già aperto tra il 18 e 19 maggio i Musei Capitolini, il Museo di Roma, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, la Galleria Borghese, il Maxxi, il Palazzo delle Esposizioni, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Roma Capitale dà come certo per il 2 giugno la riapertura di Mercati di Traiano, Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Centrale Montemartini, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo Bilotti, Museo Barracco, Museo Napoleonico, Museo Canonica, Museo della Repubblica romana, Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura.
I Musei Vaticani annunciano l’apertura per il primo giugno, mentre le Scuderie del Quirinale dichiarano di prorogare l’epocale mostra su Raffaello dal 2 giugno al 30 agosto. Per tutto il resto, al momento solo ipotesi senza certezza di date.
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