Dopo la riacquisizione da parte dello Stato l’anno scorso, alla fine di uno dei periodi più neri della sua storia che l’ha vista quasi soccombere sotto il peso della speculazione dei privati, Cinecittà rifiorisce con un serie di iniziative e progetti. Tra le novità Cinecittà Game Hub, spazio polivalente di 1000 metri quadrati situati all’interno degli stabilimenti di via Tuscolana, che da settembre 2018 sancirà la piena apertura al mondo del videogame, nei suoi aspetti formativi, industriali e tecnologici.
Come anticipo e introduzione al nuovo corso ben figurano i tre giorni, dal 4 al 6 maggio 2018, di Rome Video Game Lab, prima edizione di una kermesse fatta di formazione e lectio magistralis alla presenza dei giganti del settore (Minecraft-Mojang, Ubisoft, Nintendo e Sony), workshop e conferenze sugli intrecci tra videogame, impresa e altre aree dell’industria del divertimento, novità sul mercato, forum per chi già lavora nel settore, laboratori per famiglie e bambini, novità e iniziative dedicate all’E-sport, il mondo del videogame agonistico. La partecipazione del pubblico sarà gratuita ma organizzata su iscrizione: per informazioni dettagliate http://www.romevideogamelab.it/info.
Il brusio di ragazzini e adolescenti che senz’altro per l’iniziativa si riverserà copioso nei Teatri 10 e 11 e nella sacra Sala Fellini sarà l’ulteriore conferma che affinché le immagini, in qualunque modo siano prodotte, possano essere utilizzate con efficacia, si deve provare a dirigere e concentrare investimenti e tecnologia, proprio come in fondo pensavano i gerarchi fascisti che Cinecittà la costruirono. E quanto questa idea possa accordarsi con la creatività – divinità che sembra solo oggi vada per la maggiore nella propaganda politica e nella pubblicità – lo dimostrarono in realtà già a suo tempo i medesimi gerarchi fascisti, alla cui intuizione in fondo, fino a prova contraria, si deve l’esistenza di un cinema italiano.
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