la possibilità di guardare la società e il mondo senza pensare a come guadagnarci e tenendo presente le generazioni future. Ecco l’orizzonte del Salone dell’Editoria Sociale, quest’anno alla sua quinta edizione, che parte oggi e fino al 3 novembre presenterà dibattiti e incontri sui grandi temi dell’umanità e sugli sguardi nuovi da costruire per il pianeta, oltre che buone pratiche editoriali. La Grande Mutazione, il titolo a tema, secondo Karl Paul Polanyi, filosofo e sociologo ungherese, è quella che a partire dal XVI e XVII secolo ha reso l’economia, intesa come mercato e meccanismo capitalista, da strumento utile alla società a padrone e regolatore assoluto di essa. In analogia a questo tesi storicamente documentata, la crisi economica che dal 2007 mina la capacità e le risorse soprattutto dei paesi più deboli, non sarebbe altro che un ulteriore tessera del puzzle nel quale il mondo, la politica, la cultura sono completamente asserviti ai meccanismi della finanza e all’interesse privato. Però Il terzo settore, il mondo no profit, l’economia sociale per ora, in termini di volume d’affari, non possono rappresentare nient’altro che un modello. Tutto il programma e le case editrici su http://www.editoriasociale.info/
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