E’ d’obbligo segnalare che a cominciare dal 27 ottobre 2012, a lungo fino al al 10 marzo 2013, al Palazzo delle Esposizioni si tiene la mostra dell’American Museum of Natural History di New York sulla Via della Seta, la strada fin da Roma antica attraversata da uomini e merci insieme a idee, saperi e religioni da oriente ad occidente e viceversa. Reperti legati al commercio e alle attività sviluppatesi lungo le rotte carovaniere tra il VII e il XIV secolo. Una sezione solo per noi italiani, pur venendo incontro all’idea che ne abbiamo, prevalentemente basata su Venezia, Marco Polo e l’impero mongolo di Kublai Khan, va oltre e ci offre una visione più ampia dei rapporti con l’oriente nei secoli XIII e XIV, epoca che ha visto l’intensificarsi dei traffici mercantili e culturali. Miniature e testi illustrano la conoscenza approfondita che gruppi di mercanti avevano della Cina, delle sue popolazioni e dei pericolosi itinerari per arrivarci. Un universo di storie di cui quella di Marco Polo è una tra la tante, seppure eroicamente esemplare per il racconto, vero o soltanto verosimile, che ci è pervenuto.
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