A Cinecittà un nuovo contributo al coworking – spazi, come ormai tutti sanno, in cui si organizzano eventi a tema e si affittano a startup o professionisti postazioni di lavoro attrezzate, sale riunioni e conferenze, sale informali per incontrare i detentori di competenze che non si hanno o finanziatori del proprio progetto imprenditoriale, e in certi casi, angoli per prepararsi un caffè, se non addirittura il pranzo.
Criptolab (Viale Appio Claudio, 289) è il coworking gestito dall’omonima associazione, il cui obiettivo principale sembra il proselitismo alla causa delle criptovalute (già nel nome), e, più in generale, alla nuovissima religione del Blockchain, che, per ora, proprio nelle criptovalute ha trovato la sua applicazione più convincente. Corsi, workshop, e meetup, tenuti da esperti informatici, giuristi, economisti, ecc., illustrano i più minuti aspetti tecnici di questa tecnologia che nasce dalla rete e proprio dalla rete trae quella che è considerata, almeno concettualmente, la sua caratteristica più rivoluzionaria, cioè a dire l’anti-verticismo (nel caso delle criptovalute quello delle banche), quindi la completa democraticità raggiunta in una comunità di interessi decentralizzando il controllo e distribuendolo a tutti i partecipanti.
Un campo oggi ancora fortemente controverso, del quale chi è completamente a digiuno può provare gustare alcuni appigli divulgativi nel primo capitolo de La Vita Segreta (Andrew O’Hagan, Adelphi, 2017), piccolo trattato sui Bitcoin svolto attraverso la narrazione appassionante intorno al mistero sull’identità del loro inventore/i, nascosta dietro il nome di Satoshi Nakamoto.
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