MANGIARE E BERE AL TUSCOLANO CINECITTA’ – Taverna del Grano. Ai piedi del così detto Monte del Grano, bistrattato semisconosciuto Mausoleo con molti dubbi attribuito ad Alessandro Severo (III sec. d.C.), c’è la Taverna del Grano, ristopub ristorante ricavato da un vecchio casale che tutti sul web (ma nessun studioso azzarda su libri e riviste) danno per certo essere una settecentesca stazione di posta, forse accordando credito eccessivo alla targa in marmo murata all’ingresso; questa reca scritto l’anno 1738 e recita chiaramente “Stazione di Posta, Locanda & Ristoro, Cambio Cavalli Facocchio, Gendarmeria”, salvo poi auto-falsificarsi con l’ultimo rigo “Appia Antica Miglio XXV”, riferimento viario a molti chilometri di distanza (bisogna ricordare che l’Appia Antica, con importanti variazioni di percorso, è stata utilizzata con le sue stazioni di posta fino al XIX secolo).
L’edificio condivide con il Mausoleo (quello di tre livelli rilevato da Piranesi almeno, non certo quello ancora non del tutto esplorato dell’archeologia ufficiale), oltre l’incertezza sull’origine, la struttura a tre piani, di cui uno interrato. Quest’ultimo, ispirato alle catacombe, con le sue nicchie disposte a raggiera sapientemente sfruttate con l’inserimento di tavoli è lo spazio dedicato al pub. Vi si servono hamburger, grigliate, cucina Tex-Mex, fritti, e insalate miste, accompagnati da birre artigianali e bavaresi.
Al pian terreno con veranda e al piano superiore la proposta si fa più vicina a quella di una pizzeria e ristorante (sia carne che pesce), e comprende primi piatti della cucina italiana e romanesca, come Tonnarelli cacio e pepe e Gnocchi all’astice, antipasti quali il Grande antipasto di mare della Taverna, Cocktail di gamberi, Moscardini al cartoccio, secondi come la Tagliata di manzo argentino alle cipolle di Tropea, e naturalmente i dolci, tra i quali la Sbriciolona con nutella e crema chantilly e Millefoglie ai frutti di bosco. Tutto accompagnato da una ampia scelta di vini, soprattutto del centro Italia.