Promuovendo il territorio segnaliamo il Teatro Studio Uno, due piccole sale di via Carlo della Rocca n. 6 attive a Tor Pignattara dal 1996 con un repertorio comico cabarettistico, ma dal 2008 gestito dall’Associazione La Cattiva Strada che ne ha fatto a Roma, – inutile dirlo, con grande coraggio – una delle finestre di punta sul teatro off e sulla sperimentazione. Insieme alla vicinissima galleria Wunderkammern costituisce un segnale di vivacità incoraggiante in un quartiere che sta sperimentando forti cambiamenti e deve confrontarsi quotidianamente con la massiccia presenza delle comunità straniere. Le sale a disposizione per laboratori e progetti speciali oltre che per una regolare stagione teatrale che potete conoscere all’indirizzo https://teatrostudiouno.wordpress.com/spettacoli-2015-16/.
Per avere un idea dell’apertura ai nuovi linguaggi proposta basta guardare all’appena concluso progetto Augenblick – L’istante del possibile della compagnia Amaranta/Orma Fluens, liberamente tratto dal romanzo Il Monte Analogo dello scrittore francese René Daumal, costruito e pensato site-specific per il spazi del teatro; un esempio efficace del teatro immersivo, in Italia non ancora molto diffuso, cioè una rappresentazione in cui il confine tra palco e platea è abolito e il pubblico viene coinvolto pienamente nell’azione scenica, può seguire la narrazione seguendo l’uno o l’altro personaggio, può essere interpellato dagli attori, può accedere allo spazio e agli oggetti scenici, può fare esperienza, con una sconvolgente dose di esposizione emotiva, di quanto l’attore esperisce. La nuova frontiera dello spettacolo dal vivo in reazione alle comode esistenze digitali.
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