Su iniziativa dello street artist romano Omino71 nel corso del 2015 i bambini di alcune scuole di Ostia e Testaccio hanno realizzato con la tecnica surrealista del cadavre exquis (un gioco collaborativo basato sulla casualità inconsapevole) 30+1 disegni ispirati alla lettura del Manuale di Zoologia Fantastica di Borges; questi sono stati poi inviati ad altrettanti street artists internazionali perché li reinterpretassero elaborando per ciascuno una copia artisticamente “più matura”.
Le sessantadue opere, nuovi animali fantastici da aggiungere ad un ipotetica estensione del bestiario borgesiano, sono ora in mostra per coppie affiancate presso Museo Civico di Zoologia di Roma fino al 28 febbraio 2015, a cura di Mirko Pierri e del a.DNA project. Informazioni complete all’indirizzo http://www.museodizoologia.it/it/attivita/mostre/the-best-iarium-.-piccolo-manuale-di-zoologia-fantastica.
Borges catalogava i mostri frutto della fantasia collettiva dei popoli e della letteratura per cavarne esempi plastici dell’inconoscibile; insomma a lui interessavano come metafora dell’inconoscibilità per l’uomo della realtà, lontana o quotidiana che fosse, dell’universo intero. Scomporre con stupore infantile quanto vediamo e ricomporre i pezzi in associazioni nuove quali prodotti dell’immaginazione è una manifestazione al tempo stesso di potere e forza attiva ma anche segno di impotenza nel penetrare il vero significato del mondo.
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